Gli apparecchi da intrattenimento dislocati fuori dai casinò fatturano a livello globale 79.000 milioni di dollari e rappresentano il 19% del reddito mondiale nel settore del gambling. Ma i politici e i regolatori delle giurisdizioni di tutto il mondo cercano di vietare il loro uso.
Nel Regno Unito è stata presa la decisione di ridurre la puntata massima sugli apparecchi di categoria B2 nelle sale scommesse a sole £ 2, intervento pensato per limitare l’interesse dei giocatori verso questa forma d’intrattenimento. La decisione del governo del Regno Unito è stata presa da esempio da diversi politici e attivisti di altre giurisdizioni.
In Australia, il terzo mercato più grande per apparecchi da intrattenimento, Tim Costello, portavoce dell'Alliance for Gambling Reform, ha affermato che il paese dovrebbe seguire l’esempio del Regno Unito: "Giudico positiva la decisione presa dal Regno Unito e mi auguro che il governo australiano opti per la stessa scelta, accogliendo le richieste dell’opinione pubblica, il cui 70% dichiara di odiare le macchinette da gioco”.
Il Giappone è il più grande mercato di macchinette da gioco a livello mondiale, grazie al popolare gioco “Pachinko”. Tuttavia, sono sorte diverse controversie intorno a questa forma di intrattenimento che non è ufficialmente classificato come un gioco d'azzardo. Gli introiti derivanti dal Pachinko stanno diminuendo, ma le discussioni sul segmento sono di nuovo all’ordine del giorno, soprattutto in seguito alla decisione del governo giapponese di autorizzare i casinò.
Takashi Takai, rappresentante del Partito Costituzionale Democratico del Giappone (CDP) ritiene che il gioco dovrebbe essere estromesso dal nuovo mercato dei casinò. Gli operatori di Pachinko, però, hanno manifestato il loro interesse nei confronti delle nuove case da gioco, costringendo il governo a riaprire il dibattito su questo segmento.
L'Italia rappresenta il secondo mercato di apparecchi di intrattenimento a livello mondiale, ma il governo ha messo in atto misure per ridurre il loro numero su tutto il territorio nazionale, e nuovi regolamenti stanno per arrivare. A giugno 2017, è entrata in vigore una normativa che aumenta l'aliquota fiscale delle macchinette da gioco, e Global Betting & Gaming Consultants (GBGC), prevede un calo dei ricavi derivante dalla progressiva diminuzione del numero di apparecchi in funzione. Il precedente governo italiano ha imposto un calo del 35% del numero di slot machine e videolottery in vari punti vendita.. Le cose per il settore potrebbero peggiorare con il nuovo governo di coalizione, che mira a limitare ulteriormente l’offerta di gioco.
Gli stati tedeschi hanno già adottato un nuovo regolamento che impone restrizioni sull’apertura di nuovi locali di gioco, sulle distanze tra gli stessi, e sul numero di apparecchi che ogni sala può ospitare.
Nella vicina Austria, la capitale, Vienna, ha vietato le slot machine dal 1° gennaio 2015, ad eccezione di quelle ospitate nei casinò.
Un'altra capitale europea, Riga in Lettonia, ha annunciato nel maggio 2017 che intende chiudere le sale slot nella parte storica della città. Chiuderanno battenti almeno 42 di questi locali. Il consiglio comunale ha votato a settembre 2017 un regolamento che prevede la chiusura di nove sale e nell'ottobre 2017 è stata proposta la chiusura di ulteriori 33 locali di gioco.