Secondo l’ultima ricerca del CNR sui consumi di gioco d’azzardo, il 4,9% dei giocatori italiani di età compresa tra i 15 e i 64 anni nell’ultimo anno ha praticato giochi illegali o non autorizzati dalla legislazione.
La percentuale di gioco illegale/non autorizzato risulta superiore tra i 15-34enni: alla domanda “se hai mai praticato giochi non autorizzati”, il 7,2% dei giocatori di questa fascia d’età ha risposto di aver optato per offerte irregolari. La percentuale scende al 4,1% tra i giocatori compresi nella fascia d’età 34-65 anni.
Nel 54,7% dei casi, le giocate sono state destinate a offerte di giochi di carte diverse dal poker, in particolare i giocatori si sono orientati sulle scommesse sportive e sulle AWP. Considerando la fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni, la percentuale dei players che si rivolge all'offerta illegale per il poker texano sale al 68,3%.
Dall’indagine è emerso che il 14,9% della popolazione generale è a conoscenza delle regolamentazioni o provvedimenti adottati dal proprio Comune di residenza per limitare il gioco d’azzardo. Per il 62,2% dei casi tali norme fanno riferimento alla limitazione degli orari di accesso a slot machine/videolottery, nel 51,7% alla distanza minima da luoghi sensibili, nel 23,9% agli incentivi per le attività commerciali che rinunciano a offrire giochi d’azzardo e nell’11,6% dei casi si riferiscono alle penalizzazioni per quei commercianti che mettono a disposizione degli utenti giochi d’azzardo nei propri locali.
Per quanto riguarda il divieto di gioco online per i minori di 18 anni, il 77,1% della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni ne è perfettamente a conoscenza, probabilmente anche grazie alla comunicazione veicolata dai messaggi pubblicitari degli operatori di gioco autorizzati. Da segnalare, a tal proposito, la crescita del numero di giocatori delle versioni gratuite, in particolare delle slot machine gratis.
Spesa di gioco e trend
Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche il 63,7% dei giocatori non ha superato i 10 euro. La percentuale sale al 69,4% considerando solo i giovani adulti di età compresa tra i 15-34 anni, e scende al 61% tra i 35-64enni. La percentuale dei players che hanno speso tra 11 e 50 euro nei trenta giorni precedenti all’intervista è del 26,3% nella fascia di età 35-64 e del 23,1% tra i giovani adulti (15-34 anni). Il 12,7% ha speso più di 50 euro nella popolazione adulta.
Nell’ultimo triennio la percentuale dei giocatori cha ha scelto slot machine e videolottery è scesa di 2,2 punti percentuali (da 8,1% a 5,9%). Dal trend per tipologie di gioco emerge un decremento anche per Totocalcio, scommesse sportive, poker texano. In aumento solo i Gratta e Vinci. Restano stabili Lotto e Superenalotto.
Giovani e azzardo
Nel corso del 2017 sono stati oltre 1 milione gli studenti che hanno giocato d’azzardo almeno una volta: nel 2008 se ne contavano 1,4 milioni. La percentuale degli studenti maschi che si dedicano al gioco è quasi doppia rispetto a quella delle coetanee. Nonostante il divieto di gioco per i minori vigente nel nostro Paese, si stima che sono stati 580.000 gli studenti minorenni che hanno giocato d’azzardo nel corso dell’anno. Il 27,1% ha riferito di aver avuto problemi a giocare d’azzardo in luoghi pubblici perché minorenne.
In calo la percentuale di giocatori studenti con profilo di gioco problematico. Dai risultati del 2017 emerge che il 44,2% degli studenti italiani ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e che il 36,9% lo ha fatto almeno una volta nel corso dell’ultimo anno.
La maggioranza degli studenti spende in giochi d’azzardo meno di 10€ al mese.
Il 10,8% degli studenti italiani non sa che il gioco d’azzardo è vietato ai minorenni ed il 39% è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco.