Locali con licenza sala giochi che raccolgono scommesse abusive. Le regole che ADM deve seguire: la sentenza vademecum
La giurisdizione in materia di gioco non è sempre chiara e molte volte numerosi gestori si ritrovano a fare i conti con denunce da parte di ADM che possono sollevare più di un dubbio al riguardo. Un caso estremamente interessante si è verificato proprio di recente ed ha fatto luce sulle regole da seguire in merito al sanzionamento dell'installazione di slot in locali dove si svolge un'attività di sala giochi regolarmente autorizzata ma al cui interno vengono effettuate anche scommesse abusive, un problema che esula dalla totale sicurezza delle slot online con soldi veri dei migliori casinò online AAMS.
L'avvocato Massimiliano Ariano, per conto di un gestore, aveva presentato un ricorso al Giudice di Pace di Isernia in merito all'ordinanza di ingiunzione emessa dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. A mezzo di tale ordinanza, ADM sanzionava l'installazione di due AWP in un locale sprovvisto di regolare licenza per lo svolgimento di un'attività di scommesse. Il Giudice di Pace di Isernia, dopo aver accuratamente esaminato il caso, ha accolto positivamente il ricorso.
In particolare ADM aveva contestato al gestore l'installazione di macchine AWP che erano state rilevate nella propria banca dati due giorni dopo l'ispezione del locale. Nella suddetta ispezione, però, erano stati rilevati esclusivamente dispositivi VLT e l'attività di sala giochi era regolarmente autorizzata anche tramite licenza ex art.86 del T.U.L.P.S. L'esercizio era stato accusato di dedicarsi prevalentemente a scommesse abusive nonostante la presenza di un'attività primaria di sala giochi autorizzata.
Il Giudice di Pace accoglie il ricorso e considera gli accertamenti infondati
Il Giudice di Pace ha reputato gli accertamenti completamente infondati ed ha accettato il ricorso del gestore. Per quanto riguarda la banca dati, ha ritenuto che questa non può costituire prova dell'installazione delle macchine AWP, essendo a tale riguardo rilevante solo ciò che è stato accertato durante l'ispezione dei locali come attestato nel relativo verbale di operazioni compiute unico atto avente efficacia fidefacente ex art 2700 c.c.
In quanto all'esercizio abusivo delle scommesse, non è di per sé un evento che compromette la licenza di sala giochi ex art 86 del T.U.L.P.S se l'Amministrazione non fornisce la prova certa che all'interno dello stesso locale la prima sia esercitata in modo prevalente rispetto alla seconda. Oltre a queste motivazioni, il G.d.P ha anche constatato l'inesistenza del cosiddetto elemento psicologico, il quale viene sempre richiesto a norma dell'art 3 della Legge 689/1981.
La sentenza rappresenta un modello che ADM dovrebbe seguire
L'avvocato Ariano che aveva presentato il ricorso, ha commentato la sentenza spiegando che costituisce un modello che ADM dovrebbe seguire qualora si trovi a fare i conti con casi analoghi: "La sentenza in commento costituisce un preciso VADEMECUM sulle regole che l'A.D.M. è tenuta ad osservare in casi in cui nei locali ispezionati l'esercente svolga contestualmente un' illecita attività di scommesse e una lecita attività di sala giochi, regole che escludono di fondare la relativa pretesa sanzionatoria su meri automatismi
tali per cui l'installazione di macchine debba dipendere sempre e comunque dalla licenza per la raccolta di scommesse".