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Giovani, social e piattaforme di gioco online ai tempi del Covid-19

Con l'avvento della pandemia molto è cambiato, anche in ambito sociale. Alcuni comportamenti che avevano preso piede con l'avanzata dell'era moderna si sono accentuati maggiormente in questi tempi difficili. Si è sviluppata una nuova dimensione che ha cambiato abitudini, stili di vita e ha posto sev
Giovani, social e piattaforme di gioco online ai tempi del Covid-19

Con l'avvento della pandemia molto è cambiato, anche in ambito sociale. Alcuni comportamenti che avevano preso piede con l'avanzata dell'era moderna si sono accentuati maggiormente in questi tempi difficili. Si è sviluppata una nuova dimensione che ha cambiato abitudini, stili di vita e ha posto severe restrizioni sui comportamenti da tenere al di fuori delle quattro mura di casa. I luoghi d'incontro sono mutati e si sono materializzati nel mondo virtuale. La vita si è trasferita online, nel digitale.

A tal proposito, l'Osservatorio Scientifico sull'Educazione Digitale ha recentemente diffuso un report su uno studio portato a termine dalla no profit Social Warning e redatto in occasione del Safer Internet Day 2020. L'associazione ha lo scopo di offrire ai giovani una corretta educazione digitale per evitare che il loro sviluppo venga compromesso da una vita eccessivamente virtualizzata.

I dati emersi non sono incoraggianti. Secondo lo studio condotto tra febbraio 2020 e febbraio 2021, il tempo che una persona trascorre in media online è raddoppiato. Complice anche la Dad (didattica a distanza), utilizzata per far fronte all'educazione in piena pandemia e che va avanti tuttora. Analizzando, inoltre, un campione di giovani di età compresa tra i 12 e i 16 anni è emerso che un ragazzo su cinque è connesso ad internet per 24 ore al giorno, senza nessun controllo da parte dei genitori. A questo va aggiunto che a fronte di un aumento del tempo passato online, non c'è stato nessun miglioramento nella regolamentazione delle piattaforme.

L'eccessiva virtualizzazione ha comportato effetti negativi sui giovani costantemente connessi ai social network. Primo fra tutti, la diminuzione della soglia di attenzione, già inizialmente bassa per coloro che appartengono alla generazione Z: nei ragazzi è scesa a quasi 7 secondi, un valore preoccupante, più basso di quello riscontrato nei pesci rossi.

Conseguenze spiacevoli si sono verificate anche nell'ambito della criminalità: il 15% dei giovani presi come campione ha infatti dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo (il 35% di essi), revenge porn (15%) e adescamenti online (8%).

🔵 Quali sono le piattaforme di gioco e i social maggiormente utilizzate dai giovani?

Secondo i dati raccolti in merito all'ultimo anno di utilizzo, le piattaforme di gaming hanno avuto un picco grazie anche al coinvolgimento di un target molto più ampio. Ad esse si è aggiunto il settore dei casinò online italiani. Facebook, invece, ha visto una crescita legata ai gruppi dedicati alle slot machine online e a giochi da tavolo come roulette e blackjack. Leader in assoluto è il poker online, tornato alla ribalta proprio in questi ultimi mesi.

Tra i social network più utilizzati figurano al primo posto Whastapp (91%), seguito da Instagram (84.1%). Al terzo posto TikTok (55%), la piattaforma che si basa sulla condivisione di contenuti estremamente brevi ma virali, protagonista di un boom proprio nell'ultimo anno. Segue Twitch (17,60%) che, partita come piattaforma di live streaming esclusiva per giocatori, si sta allargando anche ad altri contenuti. Si chiude con Discord (16,20%) utilizzata principalmente nell'ambito degli eSports come chat vocale.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Content Writer
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.

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