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Il gioco d'azzardo vive uno stato apparente di buona salute

L'analisi del settore giochi, nel periodo tra gennaio e maggio, ha evidenziato la seguente situazione relativa alle entrate contabilizzate dei giochi.
Il gioco d'azzardo vive uno stato apparente di buona salute

Recentemente è stato pubblicato il Conto riassuntivo del Tesoro, redatto dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Si tratta della rappresentazione contabile dell’attività finanziaria svolta dal Tesoriere statale. L'analisi del settore giochi, nel periodo tra gennaio e maggio, ha evidenziato la seguente situazione relativa alle entrate contabilizzate dei giochi.

Le entrate derivanti dai giochi nei primi 5 mesi del 2024

Secondo il Conto riassuntivo del Tesoro, i proventi delle attività di gioco sono stati pari a 156.663.255,05 euro nei primi cinque mesi del 2024.

Nelle casse dell'Erario, però, sono entrate anche altri soldi. Ad esempio, la ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del lotto ha portato 190.992.932,36 euro, mentre il prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco ha permesso di entrare in possesso di 2.405.630.129,96 euro.

Un'ulteriore entrata è stata quella derivante dalla quota del 40% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi a pronostici, pari a 175.510.455,37 euro. Infine, il diritto fisso erariale sui concorsi a pronostici ha permesso allo stato di incassare 30.666.887,31 euro.

A queste entrate bisogna aggiungere quelle derivanti dai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale che hanno fruttato 221.313.020,40. Gli stessi concessionari di gioco praticato mediante apparecchi hanno poi versato somme pari a 407.742,06 euro.

Infine, ci sono i proventi del bingo. Questi ultimi hanno fruttato 74.404.432,01 euro.

Proroga dei bandi: un'ipotesi per affrontare l'incertezza normativa

Le cifre sopra diffuse servono a inquadrare in maniera chiara lo stato di salute del settore dell'azzardo terrestre in un momento storico in cui c'è un vuoto normativo importante. Il Governo Meloni, infatti, fin qui si è concentrato unicamente sul settore online, lasciando da parte quello terrestre. Tuttavia, pur con una serie di regole regionali che creano confusione, a breve il Governo sarà chiamato ad emanare i bandi di gara per gli apparecchi da intrattenimento (in scadenza a fine anno), scommesse sportive, bingo e Lotto. Tali bandi dovrebbero arrivare una volta che l'esecutivo di Giorgia Meloni avrà trovato una quadra con le Regioni e gli Enti locali.

Qualche esperto di settore ha già avanzato l'ipotesi di una proroga dei bandi, proprio in virtù di un quadro normativo carente.

Per cercare di porre un freno alla situazione caotica che vive il settore, il Direttore generale dell'Agenzia dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, ha recentemente organizzato una riunione degli Stati Generali delle Dogane. Nel corso del suo discorso, Alesse ha invitato tutti ad una maggiore responsabilità, cercando di trovare il giusto compromesso tra interesse pubblico e privato. Il Direttore ha infatti sottolineato come, pur considerando primaria la salute pubblica, questa non può essere tutelata a senza tener conto delle necessità economiche delle imprese.

L'equilibrio inefficiente del gioco pubblico

Attualmente il gioco pubblico si trova in quello che gli economisti definiscono «equilibrio inefficiente», ovvero, funziona se si guardano i meri dati economici e finanziari, ma presenta lacune nella propria struttura a causa di diversi fattori negativi. Tra questi vi è senza dubbio la percezione negativa che il gioco ha agli occhi della politica e dell'opinione pubblica e che finisce per limitare l'iniziativa imprenditoriale a causa delle eccessive restrizioni cui è sottoposto il settore.

Va aggiunto che, se il gioco terrestre è lasciato attualmente alla deriva, la riforma dell'online voluta dall'esecutivo è ancora materia di discussione. I dubbi maggiori sono legate alle concessioni troppo alte. Se il Governo si è fatto i suoi calcoli dal punto di vista economico, probabilmente ha dimenticato qualcosa dal punto di vista sociale. Infatti, la riduzione del numero di operatori online rischia di creare un buco nero dentro cui potrebbe inserirsi il gioco illegale.

Le problematiche da affrontare sono dunque parecchie e nessuna di queste e più rimandabile.

Davide Luciani

Ruolo: Caporedattore
Esperienza: 8+ Anni
Specializzazione: Recensioni Giochi
Professionista nel settore Editoria collabora da anni con il nostro team per la produzione di contenuti e recensioni degli operatori di gioco. Amante delle sport e delle scommesse sportive, è uno dei redattori storici di Sportcafe24.com e di altri quotidiani online dedicati al calcio e alla cronaca nazionale.

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