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Gambling, i bookmakers scappano all'estero. Quale sarà il destino dei casinò online?

I primi effetti del Decreto Dignità non portano benefici dal punto di vista economico. Il mondo del betting e dei casinò online non potrà più sponsorizzarsi nel Bel Paese. È stata infatti varata la famosa legge secondo cui “qualsiasi forma di pubblicit&agrave
Gambling, i bookmakers scappano all'estero. Quale sarà il destino dei casinò online?

I primi effetti del Decreto Dignità non portano benefici dal punto di vista economico. Il mondo del betting e dei casinò online non potrà più sponsorizzarsi nel Bel Paese. È stata infatti varata la famosa legge secondo cui “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo", e all’interno finiscono ovviamente pure le manifestazioni sportive, quelle culturali o artistiche. Non solo: saranno ‘bannati’ anche nelle trasmissioni televisive, radiofoniche, su stampa quotidiana e periodica. Insomma, “le pubblicazioni in genere, le affissioni, i canali informatici digitale e telematici, compresi i social media”. Una bella rivoluzione, se pensiamo a quanto siamo stati invasi dal mondo del gambling in termini di pubblicità. E no, non si potrà neanche finanziare lo sport direttamente. O anche le squadre, di calcio o di qualsivoglia sport.

Le polemiche sono state ovviamente tante, perché tanti erano i soldi in arrivo da questo tipo di pubblicità. Per la legge voluta fortemente dal M5S, in questo modo si è tentato di coprire il vero problema: una dipendenza che però non può essere combattuta con queste armi. In ogni caso, le chiacchiere stanno a zero: si è proceduto in questo senso e in Inghilterra si stanno già sfregando le mani.

Infatti, adesso gli investimenti si sposteranno tutti all’estero: dai gruppi di gaming già indirizzati sul mercato online, entrati sul mercato italiano proprio con un bando di gara specifico per internet, ai gruppi storici che adesso possono davvero andare ad arricchire le altre Nazioni. Oggi, il valore di un bando di gara online è ovviamente diminuito, e il rischio concreto è che chi ha finanziato - e tanto - lo sport italiano possa davvero levare le tende ed eliminare un contributo fino a ieri decisamente tangibile.

I bookmakers si sono già adattati: Bet365 ha siglato un accordo con dieci club della Liga spagnola. Si tratta di Athletic Bilbao, Eibar, Espanyol, Getafe, Huesca, Rayo Vallecano, Celta de Vigo, Real Betis, Real Valladolid e Villareal. C’è una sala scommesse all’interno di ogni stadio di ogni squadra, e pure sul sito web e sulle piattaforme di social media. Dal 2019, in Italia scomparirà ogni riferimento al gaming. Soprattutto dalle maglie e dai pannelli pubblicitari.

Una delle principali preoccupazioni degli analisti e delle associazioni di settore sono i tagli che potrebbero applicare le aziende nei prossimi mesi. Attualmente le imprese che operano nel settore dei Giochi sono circa 6.600 con ben oltre 100.000 occupati, di cui il 20% della filiera diretta e l’80% della filiera indiretta (punti vendita, tabaccherie, bar, autogrill, edicole). I prossimi mesi risulteranno fondamentali per capire quali direzioni promozionali intraprenderanno gli operatori AAMS per diffondere i propri prodotti sul mercato italiano. Il timore è che con l’oscuramento dei canali tradizionali di pubblicità possa ritornare in auge il circuito non regolamentato .com e altre piattaforme che non saranno sottoposte ai controlli che effettua quotidianamente l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Content Writer
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.

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