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Concessioni Gioco Pubblico, la parola alla politica

Sono stati diversi gli interventi di esponenti politici in occasione del workshop organizzato da Sapar a Roma, in occasione del sessantennio dell'associazione nazionale di settore. Voci che non capita spesso di sentire, forse perché, come dichiarato da Ettore Rosato di Italia Viva, "Ognuno di noi n
Concessioni Gioco Pubblico, la parola alla politica

Sono stati diversi gli interventi di esponenti politici in occasione del workshop organizzato da Sapar a Roma, in occasione del sessantennio dell'associazione nazionale di settore.

Voci che non capita spesso di sentire, forse perché, come dichiarato da Ettore Rosato di Italia Viva, "Ognuno di noi nei propri dibattiti ha difficoltà a parlare del tema dei giochi".

Un tema che secondo Rosato andrebbe affrontato in maniera diversa, nell'ottica di una valorizzazione dell'intera catena, che genera un'economia non indifferente.

Ha proseguito affermando che occorre altresi riconoscere che il gioco esiste perché gli italiani giocano e dunque è necessario lasciarsi alle spalle i tabù sull'argomento e intervenire per regolamentare il gioco pubblico a tutela del consumatore finale.

Al momento il comparto è pervaso da molteplici problemi, che non vengono risolti anche a causa dell'incapacità della burocrazia di intervenire in tempi rapidi.

Il riferimento è in questo caso alle concessioni in scadenza, quelle del gioco a distanza offerto tramite i casino online AAMS/ADM sono previste per fine anno: il punto, secondo Rosato, è che non si può creare una gara che metta l'offerta di gioco in mano a una grande azienda che nulla ha a che fare con il nostro territorio.

"Il vero tema è quello di contrastare il gioco illegale, non legale" ha dichiarato l'onorevole Vito De Palma di Forza Italia, secondo il quale il vero ostacolo è costituito da un'errata interpretazione del problema da parte dell'opinione pubblica, che ritiene ci sia una questione falsamente etica.

Il gioco legale genera un'economia che è anche fonte di entrate per lo Stato stesso, oltre a garantire lavoro legittimo a migliaia di persone, che meritano rispetto alla stregua di chiunque altro.

Sia per De Palma sia per l'onorevole Mirco Carloni della Lega, le risposte date fino ad oggi al settore non sono sufficienti.

In particolare, l'esponente della Lega ritiene che la misura del distanziometro non sia affatto risolutiva e ha rappresentato come nella regione Marche, dove lui stesso è assessore al commercio, ha cercato di far capire che le distanze dai luoghi sensibili non risolvono i problemi connessi al gioco d'azzardo patologico.

Anche per l'on. Dario Iaia di Fratelli d'Italia il problema principale è connesso ai pregiudizi che aleggiano intorno al settore del gioco d'azzardo, per il quale ritiene che occorra una normativa unica e uniforme. "Occorre sì una legge di riordino importante coinvolgendo tutti gli attori e garantendo una condivisione dei dati reali del settore per mettere in condizioni il decisore politico di prendere decisioni basate su dati reali e non pregiudizi".

Infine, Andrea de Bertoldi di Fratelli d'Italia, dopo aver rassicurato circa lo scongiurato rincaro del PREU, ha affermato che la linea del governo non si discosterà dall'impostazione già vista nella manovra e che auspica che nei prossimi mesi si possa mettere mano alla riforma generale del comparto agendo anche sulle gare in scadenza.

La voce delle associazioni

Più di frequente si sente la voce delle associazioni di settore, intervenute anche nell'evento in questione.

Per conto della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Emmanuele Cangianelli ha ricordato la frammentarietà delle leggi locali, talune ideate in maniera consona - come la Campania - altre che non guardano alla realtà dei fatti e contro cui le associazioni sono in continua lotta.

L'avvocato Cardia di Acadi ha ricordato che poi chi deve attuare le diverse normative sono le persone che lavorano nella filiera, le quali si trovano poi di fronte a "cortocircuiti che mettono a rischio la funzionalità del comparto", il caso più eclatante degli ultimi mesi è quello della regione Lazio, che avrebbe dovuto introdurre la retroattività della misura a fine agosto, ma infine l'ha rimandata.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Content Writer
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Articoli Blog/Analisi
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.

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