"Andrà tutto bene" è stato il mantra, il ritornello di questa quarantena. Allo stesso tempo però, durante i mesi di Covid-19, pensavamo una cosa: "Dopo il Coronavirus niente sarebbe stato più come prima". Ed è proprio così: è cambiato tutto, siamo cambiati noi, sono cambiate le nostre abitudini.
Stando alle ultime ricerche dell'Istat, l'obbligo di stare a casa ha letteralmente rivoluzionato e stravolto la nostra quotidianità. E a risentirne è stato soprattutto il modo in cui passiamo il tempo. L'indagine, che porta il titolo "Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown", dimostra che un terzo dei cittadini abbia cambiato innanzitutto la sveglia, alzandosi dal letto molto più tardi del solito. E ad approfittarne sono stati più gli uomini che le donne, che hanno ancora il monopolio nell'attività di preparazione pasti, che ha coinvolto il 63,6% dei cittadini (comporto dall'82,9% delle donne e dal 42,9% degli uomini). Al 67.2% invece la cura dei figli mentre il 45% della popolazione di 18 anni e più ha fatto giochi di società o altri tipi di gioco durante le giornate di quarantena.
E a cosa si giocava, nello specifico? Soprattutto giochi di carte e i videogiochi, dove a dominare sono i maschietti (25,9% contro 13,5%) oppure giochi online (tra i quali rientrano anche le slot machine gratis) con gli amici e i contatti social (18,7% degli uomini contro l'11,8% delle donne). I giochi che prevedono scommesse su Internet hanno riguardato appena il 3,8% delle persone, la maggior parte delle quali ha giocato con una frequenza meno che settimanale, a conferma di una crisi, quella del settore gambling tricolore, assolutamente sottovalutata.
I maschietti under35 hanno investito soprattutto su joystick e pc per passare il tempo, mentre le loro coetanee si sono destreggiate nella preparazione di pane, pizza e dolci (lo hanno fatto il 72,9% delle intervistate). Mentre tra le persone di 65 anni e più si è diffuso in maniera prepotente un interesse per il giardinaggio e per il pollice verde (36,7%), per i lavori di ristrutturazione della casa (31,9%), per il cucito (27,3) e ancora per i giochi di carte (26,1%).
L'indagine Istat, insomma, cerca di rispondere alla domanda madre: "Cosa hanno fatto gli italiani durante la quarantena". Ecco stando ai dati (ma anche alle bollette di gas ed elettricità), la gran parte del tempo è stato dedicato alla preparazione di prodotti lievitati. E poco importa se oltre alla pizza è lievitata anche la pancia. La prova costume, quest'anno, è un 6 politico.